Stima dell'impatto di salite e discesa sul ritmo di corsa
Quanto cambia la velocità di corsa nei percorsi collinari?
Go&Race mette a disposizione uno strumento di analisi del profilo altimetrico per ricavare una stima della velocità equivalente in piano.
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Velocità di corsa su percorsi collinari
Quando si corre su un percorso collinare, la velocità media può essere significativamente diversa rispetto a
quella di un percorso pianeggiante. E' noto, infatti, che la diminuzione del ritmo di corsa in salita è solo in
parte ricompensata dalla maggiore
velocità in discesa, per cui complessivamente un percorso con uguale quantità di salite e discese viene completato in tempi
maggiori rispetto
ad uno piano.
Ma come si può calcolare questa differenza? E quali sono i fattori che la influenzano??
Il problema di eseguire una stima ed i metodi di calcolo noti
Calcolare la velocità di corsa su un percorso collinare rispetto ad uno pianeggiante è un problema complesso, perché
dipende da molti fattori, tra cui:
- il livello di forma fisica: livelli di forma fisica più elevati possono portare a un migliore adattamento
ai cambiamenti di altitudine;
- la pendenza del percorso: pendenze o discese più ripide hanno un effetto più pronunciato sul ritmo;
- la distribuzione delle salite e delle discese: l'ordine e la frequenza possono modificare
il ritmo complessivo;
- la superficie di corsa: un terreno irregolare, bagnato o scivoloso può rallentare ulteriormente un runner.
Esistono diversi algoritmi per stimare la variazione della velocità in funzione del dislivello, cioè trovare il cosiddetto
Grade Adjusted Pace (GAP).
Grade Adjusted Pace (GAP) - Metodi di calcolo noti
Uno degli algoritmi più
noti è quello proposto nel 2002 dal professor Minetti, il quale ha studiato la relazione tra il consumo di energia e
l'inclinazione
del terreno, sviluppando una formula che consente di calcolare la velocità ottimale su terreni inclinati. Tuttavia, il modello di
Minetti è complesso e richiede un'analisi dettagliata delle condizioni del terreno.
Un metodo comune per stimare il tempo di corsa in base al dislivello è il seguente:
1) aggiungere un tempo extra di 15-20 secondi ogni 10 metri di dislivello positivo per ogni chilometro di corsa.
2) ridurre il passo di corsa di 5-10 secondi ogni 10 metri di dislivello negativo per ogni chilometro di corsa.
Consideriamo ad esempio un percorso di 10 km avente un dislivello totale sia positivo che negativo di 100 metri e
prendiamo come riferimento un tempo su terreno pianeggiante di 60 minuti (6 minuti/km). Quindi, per i 100 metri di salita
si aggiungono 150-200 secondi totali, mentre per i 100 metri di discesa si sottraggono 50-100 secondi totali.
Nella migliore delle ipotesi si aggiungono complessivamente 50 secondi, nella peggiore 150. Quindi, per il percorso
con 100 metri di dislivello positivo e 100 metri di dislivello negativo, il tempo stimato potrebbe essere compreso tra
60'50" e 62'30". Il passo corrispondente è compreso tra 6'05"/km e 6'15"/km, per cui la perdita di velocità
è stimata tra 5 e 15 secondi al km.
Esiste anche una variante a questa stima, suggerita da Daniels (Daniels' Running Formula), nella quale si aggiungono 18-24 secondi
ogni 10 metri di salita e si sottraggono 8-12 secondi ogni 10 metri di discesa.
Il forte limite di questi metodi di calcolo è che non tengono conto delle pendenze, per cui la stima diventa molto approssimativa
soprattutto in caso di forti pendenze, sia in salita che in discesa, nelle quali è difficile se non addirittura impossibile correre.
In aiuto a questa problematica interviene l'algoritmo di Go&Race, che adesso illustriamo.
L'algoritmo di Go&Race basato sul profilo altimetrico (vers. 1.0, 2024)
Il nostro metodo si basa sull'analisi del profilo altimetrico del percorso: dalla lettura dei dati del
file .gpx otteniamo le pendenze e su queste è applicato l'algoritmo di Go&Race,
ottenuto dallo studio di un vasto numero di allenamenti e gare.
In sostanza l'algoritmo ricalcola la velocità di corsa lungo il percorso tenendo conto della pendenza.
Si individuano le seguenti zone:
- per discese aventi pendenze comprese tra circa -8% e -12% si ha il massimo vantaggio possibile
con un aumento della velocità di circa il 13%.
- per discese con pendenze maggiori il vantaggio della discesa diminuisce rapidamente fino ad annullarsi per
pendenze circa 17%.
Oltre questo valore la velocità è quindi minore che in pianura.
- nelle salite la curva di calcolo cresce più rapidamente e per pendenze del 10% la velocità è già diminuita
del 45% circa.
- A causa dell'incertezza nei dati relativi all'altimetria e alle pendenze calcolate, non viene applicata alcuna
correzione per pendenze comprese tra -1% e +1%.
ESEMPIO 1 - Maratona dell'Elba, Italia
In questo primo esempio utilizziamo i dati altimetrici della
Maratona dell'Elba, gara di 42.2 km che si svolge a maggio in Toscana, famosa per il suo percorso panoramico mozzafiato affacciato sul mare.
Secondo i dati del tracciato del 2024, la maratona è caratterizzata da numerosi saliscendi, tra una quota minima di 0 metri slm e
massima di 90 metri, e da un totale di circa 530 metri di dislivello complessivo (salite e discese).
I grafici riportati di seguito mostrano il profilo altimetrico e il gradiente delle pendenze lungo il percorso.
Grazie al nostro algoritmo, stimiamo che correre su questo percorso collinare comporti un ritmo più lento del 2.3% rispetto ad un
percorso pianeggiante.
Ad esempio, un runner in grado di completare una maratona pianeggiante a un ritmo di 5'00"/km (8'03"/mi), corrispondente ad un tempo finale di 3h30'58",
avrà un tempo stimato su questo tracciato di 3h35'49". Il ritmo medio ricalcolato (GAP) sale a 5'07"/km (8'14"/mi), risultando quindi più lento di 0'07"/km (+0'11"/mi).
Il grafico seguente mostra il fattore correttivo (Pace Adjustment, PA) applicato al ritmo lungo il percorso. La linea orizzontale rossa rappresenta un
PA pari a 1, cioè nessuna correzione al ritmo. Al di sopra della linea il ritmo è più lento, al di sotto invece è più veloce.
Riportiamo nella seguente tabella la stima anche per altri ritmi.
Pace (min/km) | Pace (min/mile) | Time without slopes (hh:mm:ss) | Time with slopes (hh:mm:ss) | GAP (min/km) | Δ Pace (min/km) | GAP (min/mile) | Δ Pace (min/mile) |
---|---|---|---|---|---|---|---|
3'00" | 4'50" | 2h06'35" | 2h09'29" | 3'04" | 0'04" | 4'56" | 0'07" |
3'30" | 5'38" | 2h27'40" | 2h31'04" | 3'35" | 0'05" | 5'46" | 0'08" |
4'00" | 6'26" | 2h48'46" | 2h52'39" | 4'06" | 0'06" | 6'35" | 0'09" |
4'30" | 7'15" | 3h09'52" | 3h14'14" | 4'36" | 0'06" | 7'25" | 0'10" |
5'00" | 8'03" | 3h30'58" | 3h35'49" | 5'07" | 0'07" | 8'14" | 0'11" |
5'30" | 8'51" | 3h52'04" | 3h57'24" | 5'38" | 0'08" | 9'03" | 0'12" |
6'00" | 9'39" | 4h13'10" | 4h18'59" | 6'08" | 0'08" | 9'53" | 0'13" |
ESEMPIO 2 - Pikes Peak Marathon, Stati Uniti
In questo secondo esempio, mettiamo seriamente alla prova l'algoritmo di Go&Race utilizzando i dati altimetrici della
Pikes Peak Marathon, una gara di 42,2 km che si svolge negli Stati Uniti, nello stato del Colorado.
Dal tracciato del 2024 emerge che la gara è composta da una prima metà interamente in salita, che porta i partecipanti da un'altitudine
di circa 1920 m a 4280 m, seguita dal ritorno in discesa lungo lo stesso percorso. Complessivamente, il dislivello positivo e negativo
ammonta a 2360 m.
Questa maratona si corre su un terreno prevalentemente composto da terra e ghiaia, un fondo che rallenterebbe già di per sé il ritmo rispetto
a un percorso asfaltato. A questo si aggiungono ostacoli come radici e sporgenze rocciose, elementi che non sono inclusi nel calcolo del
nostro algoritmo. Perciò, alla stima finale andrebbe aggiunto ulteriore tempo, che dipenderà dalla capacità tecnica del runner nell'affrontare
questo tipo di terreno.
I grafici seguenti mostrano il profilo altimetrico e le pendenze del percorso.
Tenendo conto di queste importanti premesse e considerando che l'algoritmo calcola esclusivamente l'effetto del profilo altimetrico,
il risultato è che il ritmo medio su questo percorso sarà ALMENO del 30.6% più lento
rispetto a un percorso pianeggiante.
Un runner in grado di completare una maratona pianeggiante a 5'00"/km (8'03"/mi), per un tempo di 3h30'58", impiegherebbe su questo percorso
un tempo stimato di 4h35'37".
Il ritmo medio ricalcolato (GAP) salirebbe a 6'32"/km (10'31"/mi), risultando quindi più lento di 1'32"/km (+2'28"/mi).
Il grafico successivo illustra il fattore correttivo (Pace Adjustment, PA) applicato al ritmo lungo il percorso. La linea rossa orizzontale
rappresenta un PA pari a 1, che indica nessuna correzione al ritmo.
Al di sopra della linea, il ritmo è più lento; al di sotto, è più veloce.
I risultati mostrati sarebbero più precisi in caso di percorso asfaltato e meno tecnico. Nella tabella seguente sono riportate le stime per altri ritmi, per fornire un quadro più completo delle prestazioni su questo tracciato.
Pace (min/km) | Pace (min/mile) | Time without slopes (hh:mm:ss) | Time with slopes (hh:mm:ss) | GAP (min/km) | Δ Pace (min/km) | GAP (min/mile) | Δ Pace (min/mile) |
---|---|---|---|---|---|---|---|
3'00" | 4'50" | 2h06'35" | 2h45'22" | 3'55" | 0'55" | 6'18" | 1'29" |
3'30" | 5'38" | 2h27'40" | 3h12'56" | 4'34" | 1'04" | 7'22" | 1'44" |
4'00" | 6'26" | 2h48'46" | 3h40'29" | 5'14" | 1'14" | 8'25" | 1'58" |
4'30" | 7'15" | 3h09'52" | 4h08'03" | 5'53" | 1'23" | 9'28" | 2'13" |
5'00" | 8'03" | 3h30'58" | 4h35'37" | 6'32" | 1'32" | 10'31" | 2'28" |
5'30" | 8'51" | 3h52'04" | 5h03'10" | 7'11" | 1'41" | 11'34" | 2'43" |
6'00" | 9'39" | 4h13'10" | 5h30'44" | 7'50" | 1'50" | 12'37" | 2'58" |
ESEMPIO 3 - Loch Ness Marathon, Scozia
Come ultimo esempio usiamo l'altimetria della
Loch Ness Marathon, gara di 42.2 km che si svolge a settembre in Scozia, su un percorso che prevede una differenza altimetrica negativa.
Dal tracciato del 2024 otteniamo infatti che la gara ha una quota massima alla partenza a 265 metri per poi concludere al livello del mare.
Complessivamente si ha un totale di circa 30 m di salite e quasi 300 di discese.
Nei seguenti grafici è mostrato il profilo altimetrico e quello della pendenza.
Dal grafico altimetrico si evidenzia che il vantaggio della discesa si esaurisce dopo circa 16 km. La stima prevede complessivamente un guadagno del 2% rispetto ad un percorso in pianura,
per cui ad esempio se si è capaci di correre una maratona pianeggiante a 5'00"/km (8'03"/mi), cioè in 3h30'58", il tempo finale stimato è di 3h26'48". Il ritmo medio ricalcolato (GAP) scende a 4'54"/km (7'53"/mi), risultando quindi più veloce di 0'06"/km (-0'10"/mi).
Nel seguente grafico è mostrato il fattore correttivo (Pace Adjustment, PA) applicato al passo lungo il percorso. La linea orizzontale rossa indica un
PA pari a 1, cioè nessuna correzione. Al di sopra della linea il ritmo è più lento, al di sotto invece è più veloce.
Come si può osservare, a partire dal km 16 l'algoritmo non applica alcuna modifica al ritmo stimato, poiché le pendenze sono comprese
tra -1% e +1%.
Riportiamo nella seguente tabella la stima anche per altri ritmi.
Pace (min/km) | Pace (min/mile) | Time without slopes (hh:mm:ss) | Time with slopes (hh:mm:ss) | GAP (min/km) | Δ Pace (min/km) | GAP (min/mile) | Δ Pace (min/mile) |
---|---|---|---|---|---|---|---|
3'00" | 4'50" | 2h06'35" | 2h04'05" | 2'56" | 0'04" | 4'44" | 0'06" |
3'30" | 5'38" | 2h27'40" | 2h24'45" | 3'26" | 0'04" | 5'31" | 0'07" |
4'00" | 6'26" | 2h48'46" | 2h45'26" | 3'55" | 0'05" | 6'19" | 0'08" |
4'30" | 7'15" | 3h09'52" | 3h06'07" | 4'25" | 0'05" | 7'06" | 0'09" |
5'00" | 8'03" | 3h30'58" | 3h26'48" | 4'54" | 0'06" | 7'53" | 0'10" |
5'30" | 8'51" | 3h52'04" | 3h47'29" | 5'23" | 0'07" | 8'41" | 0'10" |
6'00" | 9'39" | 4h13'10" | 4h08'10" | 5'53" | 0'07" | 9'28" | 0'11" |
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